Nel 1954, fu chiesto a Marilyn Monroe “cosa indossa per andare a letto?”  e Lei rispose “cinque gocce di Chanel N°5”.

Sessant’anni dopo, e circa un secolo dopo la sua creazione, ogni 30 secondi, da qualche parte nel mondo, viene venduta una bottiglia di questa classica e leggendaria fragranza, Chanel N°5.

Prima dell’arrivo di questo famoso profumo (1920), tutte le donne di classe, e di un certo rango sociale, indossavano esclusivamente profumi floreali, classici, comuni e molto diffusi. Gli odori più ‘intensi’ erano considerati adatti solo alle donne di classi sociali inferiori o per le prostitute.

Gabrielle Bonheur Chanel, più nota come Coco, decise che era arrivato il momento giusto per la nascita di un profumo moderno e liberatorio.

Per la creazione dell’essenza Coco si avvalse di Ernest Beaux, un chimico e sofisticato profumiere francese, nato a Mosca, in una famiglia di profumieri che serviva gli Zar. Chanel voleva qualcosa di nuovo e di intenso.
Beaux si ispirò alla purezza del paesaggio ghiacciato della Russia settentrionale (dove aveva prestato servizio durante la prima guerra mondiale). Ha usato come base il gelsomino e la rosa,  mescolati con le aldeidi, che gli hanno dato un senso di purezza invernale, sensualità e luminosità.Chanel N°5 è  stato pionieristico anche dal punto di vista dei suoi ingredienti: è stata una delle prime fragranze a contenere note olfattive sinteticche come le aldeidi. Le aldeidi sono degli additivi privi, di per sé, di odore, ma capaci di esaltare gli odori degli ingrendienti presenti nel profimo. Questo fu la chiave, dell’unicità e del suo odore inconfondibile di Chanel N° 5.

Perché Numero 5?

Chanel N°5 è,  molto probabilmente,  il nome più celebre nella storia dei profumi. Anche se in realtà non è nemmeno un nome, ma solo un numero: il numero 5.

Il cinque era il numero preferito di Gabrielle Chanel. Dai 12 fino a 18 anni, lei visse in un orfanotrofio (suore della congregazione del Sacro Cuore presso l’orfanotrofio di Aubazine), e ogni volta che andava alla cattedrale per pregare, percorreva 5 sentieri diversi, tutti “soffocati” (in termini di odore) da una specie particolare di rosa con cinque petali.

Il numero 5 acquistò per Lei un significato quasi mistico: la sue mente era completamente ‘inebriata’ da quel famoso numero.

Nel 1920, Madame Chanel – cha all’epoca aveva 37 anni – chiese al suo profumiere una fragranza nuova e moderna. Ci vollero 2 mesi di lavoro prima che Ernest potesse presentare a Coco (a Parigi in Rue Cambon 31),  i 10 campioni, numerati dall’1 al 5 e dal 20 al 24.

Ovviamente lei scelse il N° 5, aggiungendo: lancio questa mia collezione il 5 Maggio (5 mese dell’anno). Il numero 5 porterà fortuna a questo nostra nuova creazione.

Inutile dire che aveva ragione… e questa creazione diverrà il profumo più esclusivo e desiderato di ogni tempo, Chanel N° 5.

Anche se la scelta del campione N°5 fu quella ‘sbagliata’, in quanto quella boccetta conteneva il risultato di un errore di laboratorio commesso da un assistente di Beaux, che aveva aggiunto una dose eccessiva di aldeide. Il resto è storia, e il destino ha voluto che quella fosse, in realtà, la boccetta ‘giusta’.

Chanel n°5, sin dalla sua nascita, non è stato mai solamente un profumo, ma è diventato, praticamente da subito, un’icona, che ha fatto crescere la sua fama con il trascorrere del tempo.

Il 5 maggio 1921 le strade di rue Cambon, dove si trova il mitico atelier Chanel, odoravano dell’odore provocatorio e sensuale del nuovo profumo. I suoi ospiti se ne andarono quella sera prendendo con sé una bottiglia offerta come regalo.

“Era come se avessero vinto alla lotteria…” dichiarò  allora alla stampa la mitica amica di Chanel, Misia Sert. Il successo della fragranza fu spettacolare ed immediato! Ma non era abbastanza per Chanel, che voleva condividere la sua nuova fragranza con tutto il mondo.

Il 16 Dicembre 1924, apparve la prima pubblicità di Chanel N° 5 a New York. Era una piccola stampa che informava che le fragranze di Chanel erano disponibili nei grandi magazzini. Se il profumo era già stato descritto come un fenomeno in Europa, questa descrizione non fu sufficiente per far ottenere lo stesso successo anche in America.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Chanel pensò un modo geniale per fare pubblicità al suo profumo: informava che ogni soldato americano che si trovava a Parigi, poteva ottenere una bottiglietta del tanto ambito profumo per fare un regalo alla sua fidanza al suo ritorno nel paese d’origine. Code interminabili di americani attesero pazientemente per ore per assicurarsi il prezioso dono.

La preferenza di Marilyn Monroe come testimonial fece aumentare sorprendentemente le vendite di questo prodotto, grazie anche al boom economico tra gli anni ‘50 e ‘60, facendolo diventare una vera leggenda.

Chanel N° 5 divenne il simbolo supremo della femminilità che tutte le donne volevano possedere. Negli anni ’60, il suo slogan promozionale diceva semplicemente la verità: “Ogni donna vivente nel mondo ama il Chanel N°5”.

La rinascita della leggenda

Alla fine degli anni ’60 (primi anni ’70), la fragranza era minacciata (quasi schiacciata) dal peso della sua stessa leggenda e dall’accettazione di massa. Gli anni ‘70 furono caratterizzati da una svolta non indifferente per quanto riguarda l’immagine della donna

Lo stereotipo della donna oggetto venne messa in discussione; grazie anche alla crisi economica e alla conseguente ricerca di nuovi valori per cui il consumismo cominciò ad essere ampiamente criticato.

Per la prima volta nella sua storia Chanel N° 5 cominciò a essere considerato superato ed obsoleto.

Il direttore creativo di Chanel, Jacques Helleu, ha cercato con tutti i mezzi di rinnovare il famoso profumo. Helleu scelse un’attrice francese, una certa Catherine Deneuve, come nuovo volto del profumo. Catherine Deneuve, era una  donna diversa, più matura e (apparentemente) indipendente, ma sempre sensuale ed elegante.

Il profumo “popolare” è diventato nuovamente il leggendario segreto delle stelle del cinema, segreto che tutte le donne volevano acquisire.

La nuova icona di Chanel N° 5 divenne poi Carole Bouquet, donna ideale degli anni 80 e degli inizi dei 90, periodo di ripresa economica e di ostentazione del lusso.

Gli anni 80 furono gli anni d’oro di “Chanel N°5” ed evocavano lo stesso entusiasmo da parte del mercato degli anni ‘50. L’immagine di Marilyn Monroe venne infatti ripresa e spesso accostata ancora una volta a quella del profumo, come nel caso delle serigrafie di Andy Warhol.

Nel 2003, Nicole Kidman (per la modica cifra di quasi 4 milioni di dollari) ha preso il posto di Carole Bouquet. Attualmente il volto del profumo è quello dell’attrice francese Audrey Tautou, mantenendosi come ideale di classe e femminilità, note che da sempre hanno contraddistinto Chanel N°5.

Allo stesso modo, negli ultimi due anni, un uomo – il primo della storia – fu scelto e coinvolto da Chanel N°5 come primo testimonial maschile nella storia dei profumi femminili. Il suo nome? Non proprio uno qualunque, il suo nome è Brad Pitt.

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