Il legno di sandalo è senza dubbio uno dei protagonisti indiscussi della profumeria, grazie al suo profumo balsamico e dolce, che evoca sensazioni di calore e sensualità.
La sua fragranza, cremosa e vellutata, si distingue nettamente all’interno della vasta gamma di legni utilizzati in questo campo.
Il termine “sandalo” deriva dal sanscrito “chandanam“, un’essenza venerata nell’India antica e presente nei riti religiosi, come testimoniato nel Ramayana, un poema epico risalente al IV secolo a.C.

 

In India, il legno di sandalo è più di un semplice ingrediente aromatico; è una parte integrante della cultura e della spiritualità.
Il suo durame (la parte interna più dura del legno e più ricca di olio essenziale), è considerato sacro.
In molte cerimonie induiste, viene utilizzato sotto forma di pasta, applicato sulla fronte o sul corpo dei devoti, creando un legame profondo con le divinità come Vishnu e Shiva.

La regione di Mysore, nel Karnataka, è famosa per le sue foreste di alberi di sandalo, dove questa essenza è coltivata e celebrata da oltre 4000 anni.

Tuttavia, la crescente richiesta globale per il legno di sandalo e il suo olio essenziale ha portato a un grave depauperamento delle risorse forestali indiane.
Dal 2004, il legno di sandalo indiano è stato inserito nella lista rossa della IUCN (International Union for Conservation of Nature).

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Le restrizioni governative sull’esportazione hanno fatto lievitare i prezzi, rendendo il sandalo indiano ancora più raro e prezioso.
Per far fronte a questa scarsità, sono state avviate coltivazioni sperimentali in altre regioni, come il Tamil Nadu e Australia, per produrre l’olio essenziale del Santalum album. Altre specie, come il Santalum austrocaledonicum, stanno iniziando a farsi spazio nel mercato, offrendo una qualità di olio simile.

Per ottenere un olio di alta qualità, gli alberi di sandalo devono avere almeno 30 anni. Durante la raccolta, non vengono semplicemente abbattuti, ma sradicati, in quanto tanto le radici quanto il tronco contengono l’aroma straordinario.
La lavorazione del legno include un processo di polverizzazione e essiccazione, seguito dalla delicata estrazione dell’olio essenziale, che richiede ore di distillazione.

La resa dell’olio varia tra il 4% e il 6% del peso del legno utilizzato. I principali componenti chimici dell’olio di sandalo, ovvero l’α-santalolo e il β-santalolo, rappresentano il 60-75% dell’intera composizione.
Queste molecole sono responsabili del profilo olfattivo peculiare del sandalo, che presenta inizialmente note calde e cremosi, seguite da sfumature floreali e fumose.

La crescente scarsità di materia prima ha stimolato la ricerca di sostituti sintetici, capace di replicare la complessità dell’odore del sandalo.
Negli anni ‘900, gli scienziati iniziarono a comprendere la struttura chimica delle molecole chiave, e nonostante gli sforzi per sintetizzare nuovi composti, la sfida rimane complessa.
Oggi, la ricerca si concentra su molecole come Javanol, che tentano di emulare l’aroma tradizionale.

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Il sandalo gioca un ruolo cruciale nelle famiglie dei profumi Chypre, Fougère e orientali, arricchendo ogni creazione con una nota di eleganza raffinata.
Funziona bene con molti altri ingredienti, migliorando la complessità delle fragranze senza sovrastarle, rendendo il lavoro del profumiere molto più facile.

Definito anche “albero vampiro” per la sua natura emiparassita, già dal XIX secolo il sandalo ha trovato ampio utilizzo nella profumeria, con fragranze iconiche come Samsara di Guerlain, che lo celebrano in tutta la sua gloria.
Nella tradizione indiana, il sandalo è considerato un collegamento con il divino e spesso associato a poteri magici, come dimostrano le immagini di serpenti che si attorcigliano attorno ad esso.

Il profumo del sandalo è unico nel suo genere: caldo, cremoso, vellutato e con una profondità che lo rende inconfondibile. Le sue principali caratteristiche olfattive includono:
– Calore legnoso: Il sandalo emana una sensazione di morbido calore che avvolge e rassicura.
– Sfondo dolce e cremoso: La sua dolcezza naturale è raffinata, mai stucchevole, e dona una qualità avvolgente alle fragranze.
– Persistenza: Grazie alla sua capacità di fissare altre note, il sandalo è spesso utilizzato come base per profumi complessi e duraturi.

Il sandalo è una delle note più versatili e amate nella creazione di fragranze. Può essere utilizzato da solo, come protagonista assoluto, oppure come elemento di fondo per arricchire e bilanciare altre note.
– Fragranze Orientali: Il sandalo è spesso combinato con spezie, resine e ambra per creare composizioni calde e sensuali.
– Bouquet Floreali: La sua cremosità esalta la delicatezza di fiori come la rosa, il gelsomino e l’ylang-ylang.
– Accordi Legnosi: In profumi legnosi e fougère, il sandalo aggiunge profondità e complessità.

L’importanza del sandalo si estende anche alla medicina ayurvedica, dove è riconosciuto per le sue proprietà curative.
Ricerche recenti hanno evidenziato l’efficacia dell’olio di sandalo rispetto ad ingredienti moderni come il CBD, rendendolo un alleato prezioso per la cura della pelle.

Il futuro del sandalo, purtroppo, resta incerto, ma la continua innovazione nella ricerca di sintesi molecolari potrebbe riservare sorprese.
Nonostante le moltissime imitazioni, la vera essenza del sandalo mantiene un posto speciale nel cuore degli appassionati di profumeria, e la sua ricerca non è destinata a fermarsi.

Il sandalo è più di una semplice materia prima: è un simbolo di cultura, tradizione e lusso.
Che venga utilizzato in profumi complessi o in composizioni minimaliste, continua a rappresentare un ingrediente insostituibile per la sua capacità di evocare misticismo e sensualità.
Un legno che, con il suo aroma unico, ha saputo conquistare il cuore di appassionati e profumieri di tutto il mondo.

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